venerdì 20 gennaio 2012

Storia della Rivoluzione francese

Albert Soboul, Storia della Rivoluzione francese, BUR, 2001, pp. 518.
“La rivoluzione è la guerra della libertà contro i suoi nemici”
Soboul, più che raccontare la Rivoluzione francese, la spiega. E fornisce delucidazioni tutt’altro che scontate, su concetti che, negli ultimi anni, sono stati messi più volte in discussione. Punto primo: fu vera rivoluzione, come intuì, il 14 luglio 1789, un cameriere di Luigi XVI, che svegliò allarmato il sovrano e, al suo dubbio – “è una ribellione?” – rispose “di più: è una rivoluzione, maestà”. Punto secondo: fu una rivoluzione essenzialmente borghese, come testimoniano i principi che, al di là delle enunciazioni (libertà, uguaglianza, fratellanza), furono tradotte in concreto, quale quello, consacrato dalle varie Costituzioni, della proprietà privata (ma il carattere borghese è dato anche dall’aver posto fine ai lasciti del feudalesimo ed avere edificato le basi di uno stato moderno). Punto terzo: il movimento rivoluzionario fu possibile perché si saldarono le idee deiPhilosophes con la fame delle masse parigine e francesi. Un movimento che fu libertà come fu pane, perché la libertà è pane e viceversa. Questo ci spiega Soboul, dicendoci qualcosa di più su cosa fu la Rivoluzione francese e su cosa siamo noi oggi.

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