venerdì 20 gennaio 2012

Il partito dell’amore

Mario Portanova, Il partito dell’amore, Chiarelettere, 2010, pp. 240, € 12,00.
Il giornalista Mario Portanova (Il Fatto QuotidianoL’Espresso, tra gli altri) propone una rassegna delle amorose frasi del Profeta dell’amore (un esempio, ormai famigerato: «Ho troppa stima dell’intelligenza degli Italiani per pensare che ci siano così tanti coglioni che possano votare contro il proprio interesse»), dei suoi uomini (con le sparate orripilanti di BrunettaCicchitto,CapezzoneGasparriBondiBonaiuti e compagnia bruttissima), dei suoi alleati (la Lega di Bossi e Borghezio, di Boso e Bricolo, di Tosi e Zaia), dei suoi cecchini muniti di penna e carta da stampa (FeltriFarina) e dei suoi megafoni tanto amorosi (LiberoIl Giornale che fu di Montanelli, il TG4 diFede e il TG1 di Minzolini). Sia chiaro: spesso anche dall’altra parte si è esagerato nei toni e nei termini, ma mai nessuno ha avuto la sfrontatezza e l’ipocrisia di definirsi «partito dell’amore» o di dire (testualmente) «noi non abbiamo mai offeso nessuno» (Berlusconi). La tecnica di Portanova è un po’ la stessa di Marco Travaglio: grande lavoro di ricerca negli archivi di giornali ed agenzie di stampa e pochissimo d’aggiunto, se non qualche breve commento ironico e la ricostruzione dello sfondo sul quale certe frasi sono state pronunciate.

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