venerdì 20 gennaio 2012

Il volo dei corvi

Sergej Nosov, Il volo dei corvi, Voland, 2005, pp. 265, € 14,00
Tre amici di San Pietroburgo, un giorno, hanno fatto insieme la pipì da un ponte nel fiume Neva. Questo gesto, osannato da una critica d'arte come l'espressione di un gruppo di artisti "concettuali", li ha condannati a sentirsi artisti per sempre e ad interrogarsi su cosa significhi e comporti questo status.
Tra le chiacchiere dei tre protagonisti, se ne va questo romanzo, presentato come l'opera diun nuovo talentuoso scrittore umorista russo, ma che è in realtà infarcito di discorsi concettosi (come quello, pur interessante, sul "Quadrato nero") destinati ad un pubblico di iniziati. Fino ad arrivare ad una conclusione poco plausibile sulle montagne della Germania. Insomma, Gogol Cechov sono assai lontani. Forse 75 anni di regime sovietico hanno lasciato i loro effetti anche sulla capacità dei giovani autori russi di far ridere con le proprie disgrazie. O forse è soltanto la mia modestissima opinione.

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