giovedì 26 dicembre 2013

Rainer Werner Fassbinder (di Vernaglione)

Paolo Vernaglione, Rainer Werner Fassbinder, Gremese, 1999, pp. 128, € 18,00.

Uscito nel 1999, il saggio del critico Paolo Vernaglione, lungi dall'analizzare i singoli film di Fassbinder (come fanno per esempio, gli esegeti che scrivono i volumetti della collana del Castoro Cinema), fornisce alcune linee interpretative della sua filmografia, lamentando che, a distanza di diciassette anni dalla sua morte, del cineasta tedesco si ricordino pochissime persone (e figuriamoci oggi, che di anni sono passati più di trenta), anche e soprattutto nello stesso mondo del cinema.
Fassbinder fu un artista a tutto tondo: scrittore, drammaturgo, musicista, attore, regista teatrale e cinematografico; fu artista prolificissimo: soltanto le opere destinate alla visione, cinematografica e/o televisiva, sono 43, realizzate in 37 anni di vita e in diciassette di intensissima, frenetica, attività, dal 1965 del primo cortometraggio (Il vagabondo) al 1982 di Querelle e della micidiale combinazione, probabilmente dagli esiti voluti, di cocaina e barbiturici.
Del regista tedesco, Vernaglione, offre alcune linee interpretative che rendano possibile una lettura complessiva dell'opera. Il cinema fassbinderiano viene messo in rapporto con la società tedesca dell'epoca (Fassbinder stesso partecipò, con un sofferto frammento, al lavoro collettivo Germania in autunno, sulla Repubblica Federale Tedesca nel periodo del terrorismo rosso e della repressione da parte del governo), con i rapporti sociali, di cui era indubbiamente un prodotto, ma sul quale allo stesso tempo pretendeva di avere una funzione interpretativa e creatrice, con il tema del desiderio, indubbiamente una delle chiavi di lettura, se compreso nei giusti termini. Il linguaggio di Vernaglione è a tratti filosofeggiante e richiede attenzione per essere capito: il volume edito da Gremese non è puro intrattenimento; ma anche chi non riuscisse a cogliere tutti i concetti espressi dal critico, ne ricava l'idea che il cinema di Fassbinder sia un corpus artistico di enorme importanza, anche per comprendere i rapporti sociali di ieri come di oggi.