giovedì 18 maggio 2023

Via Fratelli Rosselli

 


A pensarci bene mi piace la Via Fratelli Rosselli, Martiri della Libertà, già Via delle Ripe.

Mi piace soprattutto sulla sera, quando come da una terrazza si vede in lontananza il sole che tramonta sul mare.

Però mi piace anche verso l'ora di pranzo, quando tutti sono già chiusi in casa a mangiare e io, in ritardo, vado a piedi a casa dei miei genitori.

Mi piaceva quando era una strada sterrata, più Via delle Ripe che strada intestata alla memoria dei martiri della libertà, e io ci camminavo con le mie scarpe invecchiate da giorno lavorativo.

Non mi piacevano, tuttavia, le pozzanghere formate dalle piogge e preferisco, tutto sommato, il ruvido asfalto delimitato da un cordolo di cemento.

Mi piacciono i tombini di ghisa applicati in corrispondenza delle case, popolari o nuove che siano, a testimoniare che anche una piccola vecchia strada di campagna è diventata estrema propaggine – e non la peggiore – della nostra inciviltà.

Mi piacciono le acacie che delimitano il ciglio della strada dalla scarpata sotto la quale sorge la casa dove stava la Carlina, mitico luogo dove la mia nonna minacciava di buttarmi i giocattoli che lasciavo in disordine per la casa.

Mi piace quella via dei fratelli martiri della libertà, perché dal primo all'ultimo giorno che ci ho vissuto sono passati venticinque anni, almeno trenta centimetri di statura, la mia vita.