venerdì 20 gennaio 2012

Silvia Denti, Roberto Ioannilli, Rossella Cea. "Mujer Naturaleza", Ed. Rupe Mutevole.
E’ sempre difficile valutare un libro di poesia, specialmente se si tratta di autori contemporanei. Così come, forse, è difficile oggi scrivere poesie, scrollandosi di dosso il peso della tradizione che, soprattutto per noi italiani, è ancora molto oneroso. Il rischio è quello di dare ragione al mitico Federico Maria Sardelli, secondo il quale (come sostiene nell’introduzione al primo volume delle sue “Proesie”) la poesia moderna è uguale alla prosa, soltanto che si va a capo molto spesso. Nel modo di esprimere certi stati d’animo, certi sentimenti e certi concetti, ma specialmente nella capacità di stabilire un contatto simpatetico con il lettore, a mio avviso, si parrà la nobilitate di chi si cimenta con i versi. Nel caso di “Mujer Naturaleza”, siamo di fronte a tre autori, che si mettono alla prova con gli elementi della natura, da sempre oggetto dell’ispirazione poetica. Tra i poeti, la mia preferita è la più giovane, Rossella Cea, che mi sembra raggiungere il connubio più equilibrato tra tecnica compositiva e genuina ispirazione, mediante un linguaggio che, modernamente, non indulge ad inutili arcaismi. A parere mio, mentre della Denti si nota fin troppo l’abilità tecnica, spesso virtuosisticamente esibita, Ioannilli, eterno ragazzo, paragona tutto all’amore per la propria donna.

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