sabato 28 gennaio 2012

Sante ragioni

Carla Castellacci e Telmo Pievani, Sante ragioni, Chiarelettere, 2007, pp. 275, € 13,60
Sante ragioni è un libro difficile da spiegare in tutti i suoi contenuti, perché si addentra anche in discorsi piuttosto tecnici, ma semplicissimo da condensare nel suo assunto essenziale: basta con le ingerenze della Chiesa cattolica nella vita politica italiana. Sante ragioni è un appello a quanti ancora tengono alla morente laicità dello Stato italiano, sancita dalla Costituzione del 1948, e a far sì che i nostri politici non siano sempre così proni a subire i diktat di un'istituzione che prende dai contribuenti italiani - spesso inconsapevoli - centinaia di milioni di euro. La Chiesa, ormai, ha superato, nelle sue intenzioni, quello dello Stato sociale d'ispirazione nordeuropea, che intendeva assistere i cittadini "dalla culla alla tomba": ormai quest'assistenza forzata, almeno nell'Italia "ruinata" di questi ultimi anni, comincia molto prima, e, per parafrasare lo slogan sopra citato, si potrebbe dire cha va "dall'embrione alla tomba". «La Chiesa è padronissima di proibire o concedere scelte ai propri fedeli (almeno a quelli che riesce a convincere), è però allarmante che le sue proposizioni non vengano più presentate come "dogmi di fede, oggetto di devota e cieca credenza", ma come "manifestazioni di razionalità" [...] è però bene ricordare che gli atti d'una religione sono mera superstizione per i praticanti delle altre e che per chi è pacificamente laico (in Italia, grazie anche a certe proposizioni vaticane, la percentuale è rilevante), il sintagma "razionalità della fede" è e resta un ossimoro.» (Teo LoriniPULP#71)
P.S. Il titolo completo del libro suona così: Non lasciamoci ingannare dalle SANTE RAGIONI. Dal nascere al morire la mano della Chiesa sulla nostra vita.

Nessun commento:

Posta un commento