sabato 28 gennaio 2012

Agosto 1914

Aleksandr Isaevič Solženicyn, Agosto 1914, Club degli Editori, 1972, pp. 616.
A. Solzenicyn
Con tanta robaccia che esce nelle nostre librerie, non si capisce perché questo bellissimo libro sia da tanti anni fuori catalogo. Sono riuscito a leggerlo soltanto per caso, grazie a Elena, una mia collega, che possiede una copia di quest'opera, nell'edizione del Club degli Editori. Il romanzo costituisce il "primo nodo" di un ciclo intitolato La ruota rossa, che narra di eventi verificatisi durante quelli che per Solženicyn sono i momenti cruciali della storia russa (ma con conseguenza pesanti sull'intera storia mondiale). Agosto 1914 narra con più di 600 pagine gli eventi avvenuti sul fronte russo - tedesco in circa venti giorni, nei primi giorni seguiti allo scoppio della Grande Guerra. Solženicyn racconta, con la sua bella scrittura, ampia e forte, non priva di qualche venatura ironica (e resa perfettamente dall'eccellente traduzione di Pietro Zveteremich, una delle migliori che mi sia mai capitato di leggere), di personaggi storici, come il generale Samsonov e il Granduca Nicola, zio dello Zar e comandante in capo dell'esercito russo, ma inserisce nella narrazione figure immaginarie, come il colonnello Vorotyntsev, il tenente Charitonov e il caporale Blagodarev. E li descrive tutti nelle loro psicologie, mentre si muovono nello scenario della grande tragedia della guerra, con pagine suggestive ed emozionanti (quali la "passeggiata" di Vorotyntsev nelle trincee russe prese di mira dai bombardamenti dell'artiglieria tedesca, o quelle relative al suicidio del generale Samsonov, sconvolto per la disfatta dei Laghi Masuri), che però non rinunciano ad essere minuziose e documentatissime nella descrizione delle operazioni militari. Se un difetto c'è, in questo romanzo, è un'imperfetta opera d'amalgama tra le pagine belliche e quelle che si svolgono in uno scenario di pace, nelle città e nelle campagne lontane dal teatro di guerra, e che sono in parte dedicate ad una famiglia che si capisce adombrare quella avita dello scrittore. Letterariamente ispirato a Guerra e pace di TolstojAgosto 1914 non è emotivamente coinvolgente come All'ovest niente di nuovo di Remarque, ma costituisce senza dubbio un fondamentale tassello nella migliore letteratura ispirata alla Prima Guerra Mondiale.
Nel 1984 Solženicyn ha pubblicato il "secondo nodo" del ciclo, Novembre 1916, mentre nel 1986 è uscito Marzo 1917, "terzo nodo", e nel 1989 il "quarto nodo", Aprile 1917.

1 commento:

  1. questo libro ho cominciato a leggerlo nell edizione ricordata dall autore del blog nel 1974 quando avevo 24 anni.oggi 27 febbraio 2019 l ho sto rileggendo per la decima volta e mi sta dando emozioni e sensazioni diverse rispetto a quando ero giovane ma altrettanto vere e genuine,nel solco della grande letteratura russa.concordo con lo autore del blog che il dono di solgenitsin non consiste nella capacita di sintesi piu affine a pasternak capace di unificare in un unico romanzo,il dottor zhivago,storie personali e la storia con la s maiuscola ma,come un vero storico,far rivivere al lettore,attraverso la descrizionedi avvenimenti bellici,minuziosamente rappresentati,la vita ed i sentimenti dei vari personaggi,inventati o reali,che pare far dire ecco ma io questo l,ho conosciuto....purtroppo il italia non sono ancora stati tradotti gli altri volumi che compongono un vstissimo affresco della storia russa

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