venerdì 14 dicembre 2012

Auro Bernardi, Luis Buñuel, Le Mani, 2000, pp. 358, € 19,00
Il libro di Auro Bernardi, recentemente autore dell'ottimo Lo schermo di dio, cinema e pensiero religioso, è un utilissimo riepilogo della vita e dell'arte del grandissimo regista spagnolo. Suddiviso in due parti, nella prima l'autore ripercorre la biografia dell'artista, dalla formazione in una famiglia spagnola tradizionale, ma non ottusa, all'amicizia fraterna con Federico Garcia Lorca e con Salvador Dalì, alla rottura con entrambi, all'esilio dopo la guerra civile, alla fuga in Messico durante la dittatura di Franco, fino agli ultimi anni, quando biografia e filmografia, per fortuna, coincidono.
La seconda metà del libro è dedicata all'analisi dei film di Buñuel, dai primi esperimenti condotti sotto l'egida del surrealismo bretoniano, ad altri lavori realizzati invece sotto l'egida del realismo (un realismo sempre sui generis, comunque), fino ai tanti film realizzati in Messico - con alcuni capolavori assoluti, come El, Nazarin, L'angelo sterminatore, Simon del deserto - e poi con la tranquillità raggiunta negli ultimi anni, vissuti tra Spagna e Francia, anni di altri capolavori del cinema, come Viridiana (girato in Spagna nel 1961), Bella di giorno, La via lattea (amatissimo da parte di Bernardi, che lo ritiene uno dei vertici dell'arte "eretica" del regista spagnolo) e Il fascino discreto della borghesia.
Un libro fondamentale per gli innamorati di Buñuel (come il sottoscritto) e dell'arte cinematografica in generale.

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