Solo per curiosità, mi piacerebbe sapere quanti
ancora leggono Un uomo finito di Papini. Si tratta di un libro come,
credo, oggi non si scrivono più. L'opera è una sorta di autobiografia/bilancio
letterario di un uomo di appena trent'anni che si ritiene - ma è artificio
retorico - un uomo finito.
Non è frequente che un letterato, anche con
un'altissima opinione di sé stesso, come Papini
scriva un libro di così grande sincerità. Egli confessa di considerarsi un uomo
fallito, per non avere realizzato le proprie ambizioni giovanili. Le pagine
migliori sono quelle dedicate all'infanzia e all'adolescenza, quando il
ragazzo, di povera famiglia, trovava consolazione esclusivamente nella lettura
dei libri, peraltro di difficile reperibilità per il loro costo. Dalle
aspirazioni enciclopediche ed universali, il giovane passa agli studi sempre
più circoscritti. E tuttavia legge, scrive, fonda riviste e gruppi filosofici,
ma quando legge sente l'esigenza di scrivere e quando diventa scrittore
vorrebbe realizzarsi come uomo d'azione. A nemmeno trent'anni, Papini sente di avere fallito la propria
missione intellettuale di cui si sentiva investito e scrive questa sorta di
autoaccusa che è anche un'autodifesa letteraria, caratterizzata da grandi
orgoglio e sincerità.
Papini
dichiara di provenire da una famiglia umile di orientamento socialisteggiante e
di atteggiamento religiosamente ateo, testimoniato dall'apprezzamento per l'Inno a Satana del Carducci. Ma questo libro ha una
struttura quasi cristologica, nel senso che a una prima parte puramente
biografica e ad una seconda che sembra un'autocertificazione di morte, segue un
epilogo che profuma di resurrezione e di ascensione al cielo, con quel suo «no! Io non sono un uomo finito!» che
sembra annunciare una pasqua laica. Ed effettivamente negli anni seguenti Papini avrà una clamorosa conversione
al cattolicesimo, preannunciata nel suo libro Storia di Cristo (1921), purtroppo anche accompagnata dall'adesione al
fascismo, da cui ricaverà anche onori e vantaggi di carriera accademica.
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