Giuseppe Ghigi, Le ceneri del passato, Rubbettino,
2014, p. 261, € 13,60
La Grande Guerra e il cinema: un mezzo espressivo
giovane e dinamico come il cinematografo non poteva non intervenire su quello
che fu, all'epoca, l'evento più portentoso della storia umana. Dapprima con i
mezzi tecnici tipici del cinema (macchina da presa, attrezzi vari), ma in
funzione di cinegiornali, solo successivamente in quanto cinema di finzione
vera e propria.
In principio fu la propaganda, pro o contro
l'intervento bellico, poi quella per l'arruolamento, poi la propaganda contro
il nemico, infine la celebrazione dei vincitori.
Solo dopo diversi anni, si riesce ad avere una
riflessione pacata sulla Prima Guerra Mondiale. Solo all'inizio degli anni
Trenta si riesce a riflettere sull''immane tragedia, generalmente in senso
pacifista (del 1930 sono All'ovest niente
di nuovo di Milestone e Westfront 1918 di Pabst). Ma durerà poco, perché alla fine degli anni Trenta si
ricomincia il ciclo con riguardo alla Seconda Guerra Mondiale.
Ghigi
ci parla delle intenzioni di realismo e delle falsificazioni, spesso non
volontarie, che il cinema ha praticato intorno al tema della Grande Guerra,
portando ad esempio film dai tempi del muto fino ad opere degli ultimi anni
(per esempio Passchendaele di Paul Gross e Capitan Conan di Bertrand
Tavernier). Vengono così fuori tutte le tematiche di cui si parla quando
l'argomento è la guerra e in particolare quella guerra: i milioni di morti, le
trincee, gli assalti inutili, gli atti di eroismo e di vigliaccheria, la
demonizzazione del nemico (tra gli alleati, per esempio, era regola
identificare i Tedeschi con l'appellativo di Unni), il dramma dei reduci, dei
feriti e, in particolare, dei mutilati, quello dei loro parenti e dei familiari
dei caduti, il ruolo delle donne nell'economia bellica, i gesti di pietà e il
pentimento per le atrocità commesse in combattimento.
Quello di Giuseppe
Ghigi è uno studio che fornisce una linea interpretativa e di lettura su
quasi cento anni di cinema incentrato sulla Grande Guerra, ma anche, ad altro
livello, un possibile repertorio di proposte cinematografiche per avere uno
sguardo complessivo su un evento tanto importante e spaventoso.
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